Sono passati ormai quasi quattro mesi da quando siamo usciti allo scoperto con Ellycode, tempo nel quale abbiamo più volte accennato al lavoro che stiamo facendo sul nostro prodotto. In questo periodo, molti ci hanno chiesto dettagli su cosa stiamo creando e su cosa c’è da aspettarsi: direi che possiamo cominciare a rivelare qual è il vero focus del nostro lavoro.
Effettivamente, abbiamo spesso messo l’accento sull’elaborazione e la comprensione del linguaggio naturale e su come le tecnologie messe a disposizione dall’intelligenza artificiale possano aiutarci a migliorare la User eXperience delle nostre applicazioni. Ma questo è solo il mezzo con cui vogliamo risolvere un problema più importante e specifico per gli scenari business: l’accesso ai dati aziendali.
L’idea è nata dal confronto con i miei colleghi imprenditori, che come me hanno dovuto affrontare e affrontano tuttora la sfida di dover prendere decisioni per il proprio business. Avendo tempo a disposizione, è possibile recuperare tutti i dati necessari a farsi un’idea del problema da risolvere, e sulla base di essi valutare vantaggi e svantaggi delle possibili soluzioni. Purtroppo, però, non sempre è facile reperire questi dati, anche se il più delle volte si trovano nei database che abbiamo in azienda. E, sempre più spesso, il tempo a disposizione per prendere queste decisioni è incompatibile con i tempi necessari a reperire le informazioni.
Ricordo bene i primi anni di vita di Blexin, l’azienda che ho fondato 8 anni fa e di cui sono ancora il CEO, in cui la preziosa assistenza di mia sorella, che all’epoca si occupava di contabilità e amministrazione, tirava fuori i dati necessari alle pianificazioni dei mesi successivi. E’ stato solo quando è andata via che, dovendo affrontare da solo il reperimento dei dati, ho scoperto quanto sia una cosa complicata.
Considerate che, avendo una formazione tecnica, sono stato anche avvantaggiato dalla possibilità di scrivere degli algoritmi e utilizzare i linguaggi di interrogazione dati dei database che utilizziamo. Ci sono però tante aziende in cui i manager non hanno una formazione tecnica e devono quindi chiedere al reparto IT l’estrazione di dati, spesso utilizzando Excel, e lo fanno con lo strumento che hanno a disposizione: il linguaggio naturale.
Elly, è questo il nome in codice del nostro prodotto, vuole risolvere esattamente questo problema: utilizzare il linguaggio naturale per accedere alle informazioni necessarie a prendere decisioni per la nostra azienda. Quindi sì, stiamo realizzando un assistente virtuale e sì, stiamo utilizzando l’intelligenza artificiale per il nostro progetto, ma lo scopo finale è rendere semplice e naturale l’accesso ai dati.
Per farlo, stiamo realizzando un servizio che può intrattenere una conversazione in linguaggio naturale con l’utente, per comprendere e imparare quali sono i dati a cui vuole accedere e fornire questi dati nella forma necessaria a prendere decisioni. Teniamo presente che, molto probabilmente, la forma in cui questi dati sono salvati non è quella che serve all’utente, inoltre la navigazione di questi dati e la manipolazione necessaria a portali in una forma utile all’utilizzo è molto chiara a chi deve usufruirne, ma spesso non lo è per chi deve estrarli.
Per questo, uno dei due fulcri del nostro lavoro si basa sulle tecniche di NLP (Natural Language Processing) e NLU (Natural Language Understanding), per poter capire le richieste e le istruzioni di manipolazione e navigazione dei dati in linguaggio naturale (date un occhio agli articoli di Salvatore Merone su questi temi).
Una volta capito cosa ci sta chiedendo l’utente, l’attenzione si sposta sul secondo fulcro: trasformare queste richieste in interrogazione dati. Qui un piccolo dettaglio tecnico: c’è una fase di importazione dei dati, per poterli trasformare e salvare in una forma con cui possiamo manipolarli sulla base delle richieste. Questa fase è diversa a seconda delle fonti originali e sono previste sia importazioni manuali e una tantum, che aggiornamenti continui e/o temporizzati dalla fonte ai nostri database.
E qui un’altra rivelazione interessante, che vede due possibili utilizzi della nostra tecnologia: offriamo la nostra soluzione sia a utenti finali, che possono utilizzare i nostri client per accedere al servizio, sia alle software house che vogliono integrare i nostri servizi nelle proprie applicazioni. Sono due scenari differenti dal punto di vista dell’accesso ai dati: nel primo caso sarà necessaria una fase di definizione delle importazioni, mentre nella seconda l’accesso sarà semplificato dal fatto che la software house ha accesso diretto ai dati che vuole rendere disponibili al servizio.
In ogni caso, l’obiettivo sarà lo stesso: si potrà chiedere a Elly di accedere a queste informazioni, di correlarle, manipolarle e navigarle utilizzando il linguaggio naturale. Possiamo usare questi dati per valutare i rischi di una commessa o dell’approvvigionamento di risorse, ma anche per monitorare lo stato di informazioni critiche nel tempo, salvando le nostre interrogazioni e tenendole a disposizione per osservare come si evolvono man mano che nuovi dati arrivano nel sistema.
Una bella sfida sicuramente, ma non finisce qui. Vogliamo che l’accesso al servizio sia il più trasparente possibile e possa essere uno strumento per aiutare a prendere decisioni quando serve. Per questo stiamo anche puntando sulla multicanalità, integrando Elly negli strumenti di comunicazione quotidiana, che ormai sono necessariamente digitali. Immaginate quindi di essere in una riunione e di poter avere l’assistente virtuale come membro della riunione, a cui poter chiedere informazioni utili alla discussione, oppure essere in auto o a casa e usare gli smart device che già possediamo per dare supporto a qualche idea che sta nascendo nella nostra mente. Il tutto, ovviamente, in sicurezza e garantendo la necessaria privacy nell’accesso alle informazioni.
Confesso che la mia natura tecnica e di appassionato di tecnologie di sviluppo software è estremamente appagata da questo progetto: parliamo di una (vera) architettura a microservizi, che usa le ultime versioni di tutti i framework con cui lavoriamo abitualmente per sfruttarne ogni bit. Una soluzione che trova la sua naturale collocazione nel Cloud, ma che grazie ai container e a Kubernetes può essere portata anche on premise o configurata in una soluzione ibrida.
Per i nostri lettori che si occupano di sviluppo, stiamo per aprire un blog tecnico in cui vi racconteremo delle tecnologie che usiamo e come potrete integrare Elly nelle vostre soluzioni. Per i lettori invece, più interessati agli aspetti funzionali e le opportunità che la nostra soluzione può offrire, continueremo a raccontare qui di come Elly può aiutarvi ogni giorno a prendere decisioni migliori, fornendo al vostro istinto il supporto dei dati per valutare al meglio quale strada percorrere.
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